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20 Maggio 2015

Calcioscommesse, mettiamo
i furbetti in fuorigioco

Ancora brutte, bruttissime, nubi sul ‪calcio italiano.
Si torna a parlare di “calcio scommesse” e stavolta i casi riguarderebbero la Lega Pro (insomma la vecchia Serie C) e la serie D. Sarà la magistratura a chiarire le eventuali responsabilità penali, ma già da ora si può dire che – da quel che si legge – da questa vicenda esce purtroppo un nuovo pessimo messaggio.

Penso ai tanti ragazzi e alle tante ragazze che giocano a calcio per ‪passione, per un ‪sogno coltivato fin da piccoli, per la voglia di condividere un obbiettivo con gli altri. Penso a quale reazione possano avere di fronte alla parola “ndrangheta” associata a “pallone”.
Penso anche che lo sport sarebbe il settore perfetto da cui far partire una bella campagna contro piccoli e grandi furbi, “Furbetti in fuorigioco”: chi vende una partita, ma anche chi bara dopandosi, non può più entrare in un impianto sportivo, di qualsiasi disciplina, categoria, partita si tratti.
Ci proviamo? Lo chiedo alle società sportive e al Coni.

In ‪Toscana, intanto, abbiamo già messo principi anti-furbetti nella nuova legge sullo ‪sport.