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25 Aprile 2015

Il 25 aprile e Irma
che non ha più visto Firenze

Oggi penso a Irma, che non è più tornata a Firenze.
L’ha dovuta lasciare a 4 anni quando suo padre, ferroviere, viene trasferito a La Spezia.
Nel 1923 il babbo viene licenziato perché antifascista e Irma, 13enne e debole di salute, inizia a lavorare per sostenere la famiglia.
Poi la guerra.
Dopo l’armistizio decide di entrare nella Resistenza. Nome di battaglia, Anty.
Catturata una prima volta mentre sta cercando di salvare un compagno di lotta ferito, Irma è torturata e seviziata, ma riesce a fuggire e a tornare di nuovo tra i partigiani.
Viene fucilata dai tedeschi il 26 novembre 1944, a 33 anni.
Dopo la guerra, al fratello Piero viene consegnata la medaglia al valor militare in sua memoria.
Prima di unirsi alla Resistenza, aveva scritto proprio a lui:
“Nel mio cuore si è fatta l’idea (purtroppo non da troppi sentita) che tutti più o meno è doveroso dare il suo contributo. Questo richiamo è così forte che lo sento tanto profondamente, che dopo aver messo a posto tutte le mie cose parto contenta”.
Grazie, Irma Marchiani.