Animali, la triste storia di Romeo lezione per tutti

Animali, la triste storia di Romeo lezione per tutti

Si chiamava Romeo, era un labrador biondo di 9 mesi e aveva un missione speciale: accompagnare i non vedenti. La Scuola nazionale Cani Guida di Scandicci lo aveva dato in affidamento ad una famiglia della provincia di Firenze.
(Ogni anno la Scuola addestra e consegna a persone non vedenti più di 20 cani  – le razze che meglio si prestano per questo tipo di attività sono labrador e golden retriever – e altri cani che vengono impiegati anche per la pet therapy e come ausilio a disabili motori. Dopo circa due mesi dalla nascita, la Scuola affida i cuccioli a famiglie volontarie che si impegnano ad abituarli a tante diverse situazioni quotidiane. Il periodo di ‘affido’ dura un anno, poi il cucciolo rientra alla Scuola per l’addestramento).
Romeo non aveva ancora finito il periodo di “affido”.
Un giorno di metà febbraio, dopo aver fatto una passeggiata in un giardino, il piccolo labrador ha cominciato a stare male.
I suoi affidatari lo hanno subito portato all’ambulatorio veterinario più vicino, ma purtroppo non c’è stato niente da fare: Romeo è morto per aver mangiato un boccone avvelenato.
La sua storia ha fatto più rumore proprio perché si trattava di un cucciolo della Scuola Cani guida per ciechi, ma purtroppo ogni anno avvengono molti casi di avvelenamento. E spesso avvengono “senza pubblicità”, nell’indifferenza generale. Invece bisogna parlarne per tenere alta l’attenzione su un fenomeno gravissimo, che va denunciato e perseguito duramente.

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