Mettere al centro la persona:
primo obbiettivo della politica

Mettere al centro la persona:<br>primo obbiettivo della politica

Ieri sera al circolo Mcl “Dario Del Bene” di via Baccio da Montelupo ho partecipato a un bel dibattito dal titolo ancora più bello: “Povertà e marginalità sociale: rimettere la persona al centro”.
Non avrei saputo dirlo meglio. E’ proprio quello che deve fare la politica, secondo me: mettere le persone – con le loro storie, i loro problemi e le loro aspirazioni – al centro di tutto.
Non è così banale, perché basta guardarsi intorno per vedere spesso prevalere altre cose: ad esempio, l’idea del “vincere facile”, anche a dispetto delle regole e del rispetto verso gli altri.
Ieri sera abbiamo parlato di molte cose (dalle politiche sociali al gioco d’azzardo patologico), ma in fin dei conti abbiamo parlato di una cosa sola, la più importante: come aiutare le persone in difficoltà a rialzarsi e a prendere la propria strada in autonomia e piena libertà.
Una discussione seria e approfondita grazie ai contributi del presidente di “Fondo Essere” Antonio Bandino, della presidente della cooperativa sociale Minerva Cristina Dragonetti, della psicologa-psicoterapeuta Chiara Lazzarini e del coordinatore fiorentino di “Avvocato di strada onlus” Silvio Toccafondi.