Pari opportunità, conquista
anche per gli uomini

Pari opportunità, conquista<br>anche per gli uomini

La strada verso le vere pari opportunità è ancora lunga. Purtroppo.
Basta scorrere i dati sulla differenza – a parità di ruolo lavorativo – tra gli stipendi degli uomini e quelle delle donne per toccare con mano la discriminazione.
In Toscana stiamo aggredendo il problema da più punti di vista: azioni per far sì che sia più facile conciliare vita famigliare e vita lavorativa, lotta agli stereotipi nelle scuole, promozione di politiche aziendali che vadano incontro alle esigenze delle famiglie (e stiamo parlando solo delle iniziative di competenza dell’assessorato al Welfare).
Su tutte queste azioni abbiamo investito 785mila euro, mentre abbiamo destinato altri 95mila euro a progetti di associazioni che valorizzano la figura femminile e favoriscono l’equa distribuzione dei carichi familiari.
Nella nostra regione ci sono tassi di attività e di occupazione femminile più elevati della media nazionale, grazie soprattutto al contributo delle donne diplomate e laureate. Ma si può e si deve fare sempre meglio, anche perché i dati che riguardano le donne meno istruite sono molto meno positive. Tra l’altro, aumentare l’occupazione femminile non sarebbe una cosa positiva solo per le donne ma anche per gli uomini:  secondo una stima dell’Irpet, se il tasso di occupazione delle donne raggiungesse quello maschile il Pil regionale crescerebbe del 7%.
Insomma: per crescere come società, economicamente oltre che culturalmente, dobbiamo dare alle donne le stesse opportunità degli uomini.