Piedelibero: le bici dal carcere diventano di moda

Piedelibero: le bici dal carcere diventano di moda

Una iniziativa che coniuga attenzione per l’ambiente e funzione sociale strizzando l’occhio anche al design. E che rappresenta l’occasione per modificare la progettualità interna al carcere attraverso una operazione di promozione e di marketing. È “Piedelibero”, il progetto che prevede la realizzazione all’interno delle officine della Cooperativa Ulisse, di biciclette uniche prodotte artigianalmente da detenuti ed ex detenuti del carcere di Sollicciano e dell’Istituto penale minorile Meucci. “Piedelibero” è infatti il brand che contraddistingue queste biciclette d’autore. Si tratta dell’evoluzione di Milleunabici, progetto attivo dal 2006 e che prevede il riciclo dei mezzi abbandonati nella depositeria comunale altrimenti destinate alla rottamazione e al tempo stesso il reinserimento sociale di tenuti ed ex detenuti attraverso il lavoro connesso. Adesso, da un’idea di Catoni Associati, agenzia di pubblicità fiorentina attenta alle tematiche sociali, il salto di qualità: ovvero la creazione di un marchio per rendere queste biciclette riconoscibili e uniche. Il restauro non è più solo funzionale, ma prevede uno studio di re-design che comprende la scelta di colori e accessori. E “Piedelibero” è destinato a superare i confini delle officine di recupero delle biciclette, diventando il brand identificativo per tutti gli oggetti che in un prossimo futuro saranno prodotti all’interno delle strutture penitenziarie fiorentine. Ad iniziare dai gadget e dall’ accessori legati alla bicicletta. In questo modo sarà possibile ampliare la produzione e quindi raddoppiare i posti di lavoro all’interno e all’ esterno degli istituti di pena.
Attualmente sono tre le officine in funzione: a Solliccianino, all’Istituto Meucci e nella struttura della cooperativa Ulisse collocata in un edificio di proprietà comunale accanto al Ponte della tramvia (ingresso dal parcheggio di via Baccio Bandinelli e dalla pista ciclabile lungo l’Arno). Dieci le persone che vi lavorano, tra cui 3 minori. Circa 600 le biciclette vendute ogni anno sulle circa 900 ritirate dalle depositeria comunale grazie a una convenzione con l’Amministrazione comunale (circa il 20% dei mezzi non è riutilizzabile), 70 le due ruote consegnate al Comune e distribuiti a vari uffici (servizi sociali, cultura, istruzione, Polizia Municipale, sport e ambiente).

Per informazioni ed acquistare le biciclette (tre modelli con prezzi che variano da 40 a 380 euro) www.piedelibero.it