Progetto “Ri-vesti”, dagli abiti usati nuove risorse per finalità sociali
“Un bel progetto che mette insieme grandi obiettivi in tema ambientale e di politiche sociali”. E’ il commento del vicesindaco e assessore al welfare Stefania Saccardi dopo la sottoscrizione del protocollo d’intesa che rilancia e potenzia il progetto “Ri-vesti” per la raccolta degli abiti e accessori di abbigliamento, che finanzia attività di tipo sociale. Il protocollo che è stato sottoscritto da Caritas Diocesana, Quadrifoglio e 12 Comuni: Firenze, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Fiesole, Greve in Chianti, Impruneta, San Casciano, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa e Tavarnelle, dà certezze ai cittadini sulle finalità sociali del progetto, attraverso una filiera trasparente e certificata.
“Con questa iniziativa – ha detto ancora il vicesindaco Saccardi – si chiude un cerchio virtuoso dall’alto valore educativo, che parte dal recupero di quello che può essere considerato un rifiuto e che riciclandolo diventa nuova risorsa, che finanzia molteplici attività sociali e dà lavoro a persone fragili”. Per la raccolta degli indumenti nei circa 250 cassonetti gialli infatti la Cooperativa Sociale San Martino impiega 9 persone (3 delle quali svantaggiate).
Il vicesindaco Saccardi ha anche ricordato come da parte del Comune di Firenze, tramite la Polizia Municipale, sia in corso un’importante azione per contrastare il fenomeno dei cassonetti contraffatti: “C’è un’indagine in corso e non appena ne avremo la possibilità provvederemo a rimuoverli”.